La scoperta di Valeriana, un’antica città Maya nascosta nella giungla messicana, è avvenuta grazie alla rivoluzionaria tecnologia Lidar. Utilizzata per “vedere” sotto la vegetazione fitta, questa tecnica ha permesso di scoprire una vasta rete di strutture come piramidi, strade e piazze, rimaste per secoli invisibili al nostro occhio.
Cos’è il Lidar e come funziona
Il Lidar (Light Detection and Ranging) è una tecnologia avanzata di rilevamento che utilizza impulsi laser per misurare la distanza tra un sensore e una superficie. Proiettando migliaia di impulsi laser al secondo da un aereo, il Lidar riesce a calcolare il tempo impiegato dai raggi per colpire la superficie terrestre e tornare al sensore. Grazie alla costante dellavelocità della luce, è possibile calcolare la distanza e mappare le superfici in modo estremamente dettagliato, anche sotto fitte coperture di vegetazione.
Valeriana: una città nascosta nella giungla
L’area in cui è stata scoperta Valeriana, nello stato messicano di Campeche, copre circa 16,6 km², ppressapoco come l’intera città di Edimburgo. Le mappe Lidar hanno rivelato strutture sofisticate e complesse: templi, vie principali, campi sportivi e addirittura un anfiteatro. Questo ci indica come la città potesse ospitare fino a 50.000 persone tra il 750 e l’850 d.C., un numero superiore alla popolazione attuale dell’area.
Cambiamenti climatici e abbandono di Valeriana
Il declino della città sembra essere stato causato da fattori ambientali. Gli archeologi ipotizzano che il cambiamento climatico, con periodi di siccità prolungati, abbia portato progressivamente all’abbandono di Valeriana e di altre città Maya. La densità abitativa e la limitata disponibilità di risorse idriche hanno probabilmente reso insostenibile la vita dell’uomo in quella regione.
Il potenziale del Lidar per future scoperte
Lidar si è dimostrato uno strumento prezioso per l’archeologia, rendendo accessibili siti nascosti da millenni. Negli ultimi dieci anni, l’uso del Lidar in Mesoamerica ha permesso di mappare aree estese con una precisione straordinaria. Con oltre 6.000 edifici identificati solo nella zona di Valeriana, questa tecnologia ha svelato molte altre città Maya, tanto che gli archeologi ammettono di non riuscire a esplorarle tutte. Grazie al Lidar, il passato sta riemergendo dalla giungla messicana, offrendoci uno sguardo su civiltà millenarie e su come abbiano affrontato le sfide ambientali e sociali.
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