L’amicizia tra Van Gogh e Joseph Roulin: un legame indelebile​

Nel febbraio del 1888, Vincent van Gogh si trasferì ad Arles, nel sud della Francia, alla ricerca di una luce più intensa e di colori vivaci. In questo nuovo ambiente, strinse un’amicizia profonda con Joseph Roulin, un “postino” che lavorava alla stazione ferroviaria della cittadina. Roulin non fu solo un modello per numerosi ritratti, ma divenne un vero e proprio pilastro nella vita turbolenta dell’artista.

Chi era Joseph Roulin?

Joseph Roulin lavorava come postino presso la stazione ferroviaria di Arles. Nato nel 1841, era noto per la sua barba folta, la sua elevata altezza (quasi 2m!) e il carattere affabile. La sua uniforme blu con bottoni e dettagli dorati attirò magneticamente l’attenzione di Van Gogh, che lo ritrasse in diverse occasioni. Tra il 1888 e il 1889, Van Gogh dipinse almeno 6 ritratti di Roulin, evidenziando la loro stretta relazione.

Un sostegno nei momenti difficili

Il 23 dicembre 1888, Van Gogh, in preda a una crisi psicotica, si mutilò l’orecchio sinistro. In quel periodo difficile, Roulin si prese cura dell’artista, assicurandosi che ricevesse assistenza medica e informando il fratello di Vincent, Theo, sulle sue condizioni. Questo supporto fu fondamentale per la ripresa di Van Gogh.​ E consolidò la loro amicizia.

I ritratti della famiglia Roulin

Oltre a Joseph, Van Gogh ritrasse anche famiglia Roulinl: la moglie Augustine e i loro tre figli: Armand, Camille e Marcelle. In totale, realizzò oltre 20 dipinti della famiglia Roulin. Da ricordare in particolare la serie “La Berceuse”, che raffigura Augustine mentre dondola la culla, è emblematica della sua ricerca di trasmettere emozioni attraverso il colore e la composizione.

L’uso del giallo cromo

Van Gogh era affascinato dai colori vivaci, in particolare dal giallo cromo, che utilizzò ampiamente nei ritratti dei Roulin.Tuttavia, studi scientifici hanno dimostrato come il giallo cromo tenda a degradarsi nel tempo, virando verso tonalità marroni o verdi a causa dell’esposizione alla luce e all’aria. Questo fenomeno ha influenzato l’aspetto attuale di alcune opere, alterando l’intensità originale dei colori.

L’eredità di un’amicizia

L’amicizia tra Van Gogh e Roulin rappresenta un esempio toccante di come le relazioni personali possano influenzare profondamente la produzione artistica. Nonostante le sfide personali e professionali, il legame tra i due uomini rimase sempre saldo, lasciando un’impronta indelebile di questo sentimento nella storia dell’arte.

 

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