Rebecca Crumpler è stata la prima donna afroamericana a conseguire una laurea in medicina negli Stati Uniti. La sua figura, a lungo dimenticata, è oggi riconosciuta come un simbolo di resilienza, dedizione alla cura e lotta contro la discriminazione razziale e di genere.
Una laurea rivoluzionaria
Nel 1864, in piena Guerra Civile americana, Rebecca Crumpler si laureò presso il New England Female Medical College di Boston, ottenendo il titolo di “Doctress of Medicine”. In un’epoca in cui né le donne né tantomeno gli afroamericani avevano accesso facilitato all’istruzione superiore, il suo successo rappresentò un evento straordinario. All’epoca, meno del 1% dei medici negli Stati Uniti erano afroamericani, e le donne medico erano ancora più rare: nel 1860, su oltre 54.000 medici attivi negli USA, solo 300 erano donne.
Missione sanitaria postbellica
Dopo la fine della Guerra Civile nel 1865, Rebecca Crumpler si trasferì a Richmond, Virginia, per prendersi cura degli ex schiavi liberati, che non avevano accesso ad alcun tipo di assistenza sanitaria. Collaborò con il Freedmen’s Bureau e con associazioni missionarie e comunitarie, in un contesto estremamente ostile, segnato da discriminazioni quotidiane. In un suo scritto, afferma di aver avuto in cura a oltre 30.000 persone afroamericane – la maggior parte povere – in un solo anno (1866).
Ricette rifiutate e porte chiuse
Nonostante fosse un medico abilitato, Rebecca Crumpler fu spesso ostacolata nell’esercizio della sua professione. Molti farmacisti si rifiutavano di accettare le sue prescrizioni mediche, e le veniva spesso negato l’accesso agli ospedali. Questa resistenza si basava sui pregiudizi pseudoscientifici dell’epoca, come la convinzione che il cervello degli afroamericani fosse inferiore per dimensioni e capacità a quello dei bianchi, idea oggi totalmente screditata.
La medicina come strumento di emancipazione
Oltre all’attività clinica, Rebecca Crumpler si impegnò nella scrittura scientifica. Nel 1883 pubblicò A Book of Medical Discourses, uno dei primi testi medici scritti da un afroamericano. Il libro, suddiviso in due parti, era rivolto soprattutto alle madri e alle infermiere familiari, e conteneva indicazioni per la cura delle donne e dei bambini. Il contenuto si basava sugli appunti presi durante i suoi anni di pratica medica.
Un’eredità che vive ancora
Negli anni successivi si trasferì a Hyde Park, Massachusetts, dove interruppe l’attività clinica. Morì nel 1895. Di Rebecca Crumpler non ci è giunta alcuna fotografia, ma la sua storia è sopravvissuta grazie ai suoi scritti e al riconoscimento tardivo della sua importanza nella storia della medicina e dei diritti civili. Oggi il suo nome è ricordato in diverse iniziative culturali, sanitarie e commemorative negli Stati Uniti.
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