Nessuna Voce Dentro – Massimo Zamboni

Quel loro candido camice bianco

Quello che non sa e io non ho saputo dirle che mai avrei potuto adattarmi a quella vita, respinto piú per la pochezza della dimensione umana dei docenti che per la materia ni sé. Non avrei potuto dire dell'astio che provavo verso di loro, con quel loro camice candido indossato sopra alla pelle nuda per far colpo sulle ragazze. Del loro proclamarsi vigorosamente «vivi» davanti a soggetti di studio quasi morti. [...]  Né si può raccontare l'odore dell'autopsia,terribile.Si tenevano ai padiglioni dell'Ospedale Psichiatrico San Lazzaro, imparando sopra carni misere, abbandonate, il cranio già scorticato, la carne livida, il torace spaccato, gli studenti in cerchio che trattengono il respiro. Mai avrei voluto essere come loro, professionali, impegnati a contenenre un disagio che non è rappresentabile. 

Massimo Zamboni, Nessuna Voce Dentro, 2017 Einaudi

Slabs

Continuamente rimodellato e reso attuale, il Muro di Oggi risale alle direttive di partito del 1975, in direzione di una immagine che sia allo stesso tempo non aggressiva e inespugnabile. Via le barriere di superficie, via gli ostacoli di ferro appuntito, cosí che non si vedano dai luoghi di maggior richiamo turistico. Via le spine, via i segmenti prefabbricati incastrati tra le putrelle, vecchi dal 1968. Nessuna asprezza, si scivola nella fase disinfettata della guerra fredda. La DDR deve scrollarsi di dosso la sensazione dell' oppressione, il confine deve presentarsi sterile. Entrano in servizio quarantacinquemila lastre di altezza variabile tra i due metri e mezzo e i tre metri e sessanta: «concrete slabs», cosí le definisce la guida turistica; ma in inglese slab oltre che «lastra» significa anche «tavolo da obitorio». Quarantacinquemila tavole da obitorio in verticale, igieniche, imbiancate, per uno sviluppo complessivo di centocinquanta chilometri tutto intorno a Berlino Ovest. Un documento ufficiale da parte DDR elogia questa difesa di quarta generazione, trovandola «di bassa manutenzione ed elegantemente proporzionata». Occorre rilevare che, visto dalla piattaforma di una qualsiasi torretta di osservazione, l'effetto « non aggressivo» non è del tutto convincente.

Massimo Zamboni, Nessuna Voce Dentro, 2017 Einaudi

L’incontro con il Vopo

In quel chiarore la sagoma di un uomo armato. Ricordate «Frigidaire»? «Nel buio totale appare ogni volta, per effetto delle luci del metrò, un Vopo, una sentinella dell'Est, un fantasma in divisa con il mitra a tracolla». Eccolo, qua sotto con noi. Faccia a faccia, face to face, tête-à-tête: il nemico. Auge in Auge. Occhi ficcati negli occhi. Sulle piattaforme deserte, sempre più scalciInate dopo vent'anni di incuria, nella polvere, illuminatadi riflesso, ecco lo spettacolo dell'Est per come si evoca de 'immaginario occidentale. Le pareti sbrecciate, le ringhiere di ferro, i cavi rotti che pendono, un oppresione, una minaccia cosi perfetta da sospettare sia una montatura degli americani: questi sono fondali hollywoodiani, siamo in un film in bianco e nero, sono stazioni finte e comparse sono i Vopos. Troppo vero per essere possibile, guardare la storia come la vasca di un acquario. Chi di noi potrebbe scendere a controllare? Non esce niente dai nostri vetri chiusi, non entra niente. Charles Darwin sarebbe stato felice di queste Galapagos sottocasa, dove per una differente evoluzione ci si riconosce l'un l'altro mostri. Il soldato delle truppe di confine pattuglia i binari sotterranei, tace, conta i treni, guarda quelli che lo guardano. Diviso tra militanza e noia può avere o non avere le mani in tasca. Non darà a vedere cosa pensa, né se lo pensa o se gli è lecito pensare. Ha gli stivali neri, come li portiamo noi. La giacca militare. Come noi. Potrebbe avere un parente o un amico che lo guarda in un flash su quella metropolitana che gli scorre a fianco. Si è già abituato alle creste dei punk seduti sui sedili, o li guarda come noi guarderemmo un vagone di marziani? Non deve fare niente, non c'è niente che possa fare, se non vigilare. Selezionato per la sua fedeltà al Governo e al Partito, la missione che gli è stata affidata è esplicita: Aspettare Istruzioni.

Massimo Zamboni, Nessuna Voce Dentro, 2017 Einaudi

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