D‘estate le sere si allungano e i tramonti incantano. Forse è perché stiamo più tempo all’aperto e abbiamo più occasioni per ammirarli. Chissà. Dante, nel Purgatorio, chiamò questo momento “l’ora che volge al disio” l’ora della contemplazione e della riflessione. Pensando a questo, ci è venuto in mente il nostro viaggio invernale a Ravenna, dove siamo andati a trovare dove riposa. In questo post – come sempre – abbiamo cercato di parlarvi di uno e dell’altro, di Arte e di Scienza.
Il tramonto secondo la Scienza
Dal punto di vista scientifico, il tramonto è il risultato della rotazione della Terra. Quando il sole scende sotto l’orizzonte, la luce solare deve attraversare un tratto più lungo dell’atmosfera terrestre. Durante questo tragitto, la luce blu, con una lunghezza d’onda più corta, viene dispersa in tutte le direzioni, mentre la luce rossa, con una lunghezza d’onda più lunga, riesce a raggiungere i nostri occhi.
Questo processo, noto come dispersione di Rayleigh, è ciò che colora il cielo di quelle splendide tonalità di rosso, arancione e rosa che associamo al tramonto. Inoltre, le particelle presenti nell’atmosfera, come polvere e inquinamento, possono intensificare questi colori, rendendo ogni tramonto unico e irripetibile.
Il Tramonto secondo Dante
Per Dante Alighieri, il tramonto assume un significato profondamente simbolico e filosofico. Nella “Divina Commedia“, il tramonto rappresenta il momento della giornata in cui termina il viaggio dell’anima attraverso le pene del Purgatorio. È l’ora del riposo e della riflessione, un segno della conclusione di una fase e l’inizio di una nuova. Nel Canto VIII del Purgatorio, il poeta descrive il tramonto con un tocco di malinconia e serenità, come un momento di transizione e di pace.
Scienza e Poesia
In definitiva, il tramonto è un fenomeno che ha ispirato sia scienziati che poeti per secoli. La scienza ci offre una spiegazione dettagliata e affascinante dei processi fisici dietro questo spettacolo, mentre la poesia ci invita a riflettere sul suo significato più profondo e universale. Entrambe le prospettive ci permettono di apprezzare la bellezza del tramonto in modo più completo. Che lo si guardi con gli occhi dello scienziato o del poeta, esso rimane uno dei momenti più magici della nostra giornata.
PS: ogni giorno, in perpetuo, viene letto davanti alla Tomba di Dante, un Cantico della Divina Commedia. Per maggiori informazioni: www.vivadante.it
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