La mostra “Segreti del Corpo”, ospitata presso la Cittadella Galileiana di Pisa, è un’esperienza unica che esplora la storia della medicina, della paleopatologia e dell’archeologia in pochi passi. In due sale non solo si presentano reperti straordinari, ma vengono magnificamente raccontate anche le incredibili scoperte scientifiche che ci hanno permesso di capire meglio l’evoluzione del corpo umano e delle sue malattie nel corso dei secoli. Specie se avete la fortuna – come abbiamo avuto – di avere come guida il Prof. Gianfranco Natale direttore del Museo di Anatomia Umana “A. Civinini” dell’Università di Pisa.
Vasi Fischianti e Antiche Tradizioni
Uno degli oggetti più affascinanti della mostra sono i vasi fischianti della cultura Chimù, provenienti dal Perù precolombiano. Questi manufatti, furono raccolti dal grande esploratore, medico e antropologo Carlo Regnoli e presentano un ingegnoso meccanismo sonoro che li rende ancora oggi oggetti di studio. Questi vasi non sono solo esempi di una raffinatissima arte ceramica, ma un’innovazione tecnologica che ci porta a riflettere sulle incredibili capacità di queste antiche civiltà.
Mummie e Conservazione del Corpo
La sezione dedicata alle mummie è una delle più suggestive. Tra i reperti più impressionanti c’è la mummia di una giovane donna in posa seduta del XVI secolo, proveniente dalle Ande, che si è preservata grazie al clima secco delle montagne americane. Al contrario, la riproduzione della mummia di Gaetano Arrighi, risalente al XIX secolo, mostra le tecniche di imbalsamazione con arsenico e mercurio utilizzate all’epoca, mettendo in luce la conoscenza del tempo sulle tecniche di conservazione del corpo umano.
Paleopatologia: Testimonianze di Malattie Antiche
Il percorso espositivo prosegue con una sezione dedicata alla paleopatologia e all’anatomia patologica. Si possono osservare tracce di interventi chirurgici primitivi, come una trapanazione cranica risalente al V-IV secolo a.C. rinvenuta a Pontecagnano, che testimonia la sopravvivenza del paziente stesso dopo la delicata operazione. Si trova nella mostrano anche i resti scheletrici di una giovane donna del XVI secolo rivenuta a Lucca, donna che soffriva di una grave deformazione spinale causata dalla tubercolosi.
Traumatologia Forense: Un Ritratto della Violenza Moderna
La mostra non si limita al passato remoto, ma esplora anche la traumatologia forense più recente. Un esempio è il cranio con una frattura “a mappamondo”, che documenta i danni provocati da incidenti stradali. Un altro interessante reperto è una calotta cranica con segni di lesività da fendente, che racconta nel suo silenzio una tragica vicenda di violenza.
Un’Esperienza Immersiva nella Storia della Medicina
“Segreti del Corpo” è più di una semplice esposizione: è un viaggio attraverso il tempo che permette di comprendere come l’uomo abbia sempre cercato di comprendere se stesso e il mondo attorno. Ogni reperto esposto è come una finestra aperta sul passato, capace di raccontare straordinarie storie di vita e morte. Non c’è modo migliore di comprendere le radici delle attuali conoscenze mediche che attraverso questi incredibili reperti.
Per approfondire vi suggeriamo il lavoro di Giulia Dionisio e Francesca Bigoni, intitolato “I vasi fischianti Chimù ad effigie zoomorfa del Museo di Antropologia ed Etnologia dell’Università degli Studi di Firenze
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