La galletta del marinaio è uno degli elementi più iconici della storia dell’alimentazione in barca. In questo post, esploreremo la storia di questo essenziale alimento, il suo ruolo cruciale nella vita a bordo e le curiosità che lo rendono un pezzo fondamentale della nostra eredità marittima.
Il Problema della Conservazione del Cibo in Nave
Le navi di legno del passato erano ambienti particolarmente difficili per la conservazione del cibo. Nonostante il trattamento esterno della chiglia con la pece, l’interno della nave diventava un habitat umido e infestato da muffe. Questi funghi crescevano rapidamente su vestiti, materassi e, ovviamente, sulle derrate alimentari. Questo problema di conservazione ha spinto i marinai a cercare soluzioni innovative per preservare il cibo durante i lunghi viaggi in mare.
La Galletta del Marinaio: Composizione e Durata
Le gallette, o “biscotti dei marinai”, erano fatte di una semplice miscela di acqua e farina, cotte fino a diventare estremamente dure. Questo processo di cottura le rendeva resistenti alla proliferazione di muffe e, se conservate correttamente, potevano durare anche per anni. Sebbene la consistenza dura delle gallette le rendesse difficili da mangiare, specialmente per chi soffriva di scorbuto (poichè mostrava una fragilità gengivale9, rappresentavano una soluzione efficace per mantenere una fonte di nutrimento a lungo termine.
Infestazioni e Consumo delle Gallette
Nonostante la loro lunga durata, le gallette erano spesso infestate da punteruoli e curculionidi. Le larve di questi insetti perforavano le gallette, rendendole più facili da ingerire, ma questo non diminuiva la loro utilità. Per contrastare la durezza delle gallette, i marinai talvolta le ammollavano in zuppe e stufati, sebbene questo fosse possibile solo in condizioni di mare calmo (poichè era necessario un fuoco acceso). Durante le tempeste, accendere un fuoco a bordo era infatti estremamente rischioso.
La Dieta dei Marinai: Carne, Gallette e Altri Cibi
La dieta quotidiana dei marinai era principalmente composta da carne salata e gallette. Anche se non erano disponibili frutta e verdura fresca, i marinai si accontentavano di carne, pane, formaggi e burro. Gli ufficiali, invece, avevano accesso a una dieta più varia e sperimentavano cibi nuovi, come lime e tamarindo, il che contribuiva a una minore incidenza di scorbuto rispetto all’equipaggio. La galletta del marinaio è un esempio straordinario di come la necessità ha guidato l’innovazione nella conservazione del cibo. Questo alimento essenziale ha giocato un ruolo cruciale nella vita a bordo delle navi, sopravvivendo a condizioni estreme e diventando un simbolo della resistenza e dell’adattabilità degli uomini di mare.
🙂 Amiche e amici di Enjoythescience.eu, le immagini qui sopra ⬆️ provengono direttamente dai post presenti sulla nostra pagina Instagram (@enjoythescience.eu). Siamo felici di condividerle anche qui!
💡 PS: Se invece cercate qualcosa qui sul sito, digitate la vostra parola sulla lente a destra nella Home.
Buona lettura!