Vitamina C: Scoperta, Fonti e Storia

La scoperta della vitamina C ha cambiato la storia della medicina, permettendo di combattere una delle malattie più temute tra i marinai: lo scorbuto. La vitamina C, essenziale per la produzione di collagene e la salute in generale, si trova in abbondanza in molti alimenti come agrumi, crauti e perfino nella carne cruda. Questa scoperta fu resa possibile grazie al lavoro di due scienziati come Albert Szent Györgyi e Norman Haworth, che resero accessibile la conoscenza della vitamina C e dei suoi benefici.

Vitamina C e il ruolo degli alimenti

La vitamina C, o acido ascorbico, è fondamentale per la produzione di collagene, una proteina essenziale per la salute della pelle, delle ossa e dei vasi sanguigni. Alcuni alimenti ne sono particolarmente ricchi, tra cui agrumi come arance (50mg/100g), limoni (53mg/100g) e lime (29,1mg/100g), ma anche alimenti inaspettati come i crauti crudi (14,1mg/100g) o la carne cruda (soprattutto fegato, cervello e reni).

La scoperta della vitamina C

Nel 1928, lo scienziato ungherese Albert Szent Györgyi scoprì una grande quantità di vitamina C nella paprika ungherese (ca. 71mg/100g). Utilizzando la paprika, Szent Györgyi riuscì a isolare la vitamina C e a determinarne la formula chimica. Questa rivoluzionaria scoperta gli valsenel 1937 il Premio Nobel per la Medicina . Il suo collega Norman Haworth dell’Università di Birmingham, che collaborò con lui per determinare la struttura molecolare della vitamina, ricevette nello stesso anno il Premio Nobel per la Chimica.

Gli esploratori e la vitamina C

Durante le esplorazioni polari, la mancanza di vitamina C fu spesso fatale. Un esempio famoso riguarda l’esploratore norvegese Roald Amundsen, che, nel suo ritorno dal Polo Sud nel 1911, consumò carne cruda di foca e di pinguino. Grazie a questa dieta, Amundsen e il suo equipaggio non furono colpiti dallo scorbuto, a differenza di Robert Falcon Scott e del suo equipaggio, che morirono a pochi chilometri dalla salvezza a causa proprio dello scorbuto. La carne cruda mangiata da Amundsen conteneva infatti una quantità sufficiente di vitamina C per prevenire la malattia.

Vitamina C: perché è importante

A differenza di molti animali, come gatti e cani, gli esseri umani non sono in grado di produrre vitamina C autonomamente. Questo accade perché ci manca un enzima chiamato gulonolattone ossidasi, essenziale per la sintesi della vitamina a partire dal glucosio. Per questo motivo, dobbiamo assumerla attraverso la dieta, e la dose giornaliera raccomandata per un adulto è di circa 60mg. La vitamina C non solo infatti previene lo scorbuto, ma è anche un potente antiossidante e aiuta a mantenere il sistema immunitario in salute.

La scoperta della vitamina C e il suo impatto

La scoperta della vitamina C ha permesso di comprendere meglio il ruolo degli alimenti nella prevenzione e nella cura delle malattie. Anche se essa era noto già da secoli, fu solo grazie alla scoperta scientifica che si poté isolare, studiare e infine integrare efficacemente nella dieta umana.

 

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