L‘amore è un tema e una caratteristica che ha accompagnato l’umanità per millenni (e che ritroviamo in tutte le popolazioni umane), ma la scienza da tempo ha iniziato a svelarne (alcuni) suoi segreti. Che si tratti di amore romantico o rapporti non romantici, le neuroscienze ci aiutano a capire come i legami affettivi influenzino il nostro benessere psicologico e fisico. La “scienza dell’amore” ci svela come ormoni, reazioni neurochimiche e alcuni comportamenti sociali siano fondamentali per la nostra felicità…e sopravvivenza.
Neurochimica dell’amore: il corpo che reagisce
Quando ci innamoriamo, il nostro corpo reagisce con una cascata neurochimica: i livelli di dopamina, ossitocina e vasopressina aumentano, rendendoci felici e legati alla persona amata. Tuttavia, questi cambiamenti non sono sempre positivi (specie nel lungo periodo). I livelli di cortisolo, l’ormone dello stress, aumentano inizialmente, creando quella sensazione di “stress emotivo” (moderato) che accompagna l’innamoramento. Con il tempo, questi livelli tornano alla normalità, e i “neurotrasmettitori dell’amore” come ossitocina e vasopressina restano alti, “stabilizzando” il nostro senso di benessere.
L’amore e il benessere: l’importanza del legame
Studi hanno dimostrato come l’amore, non solo romantico ma anche familiare e amicale, sia essenziale per la salute. La connessione emotiva con gli altri riduce lo stress e aiuta a prevenire le malattie cardiovascolari, il diabete e la depressione. La ricerca condotta dagli scienziati Richard S. Schwartz e Jacqueline Olds ha confermato come la presenza di un legame affettivo forte sia una delle chiavi per il benessere mentale e fisico. Le persone che sono emotivamente supportate dal partner o da amici e conoscenti vivono più a lungo e hanno un miglior sistema immunitario.
L’amore non romantico e la salute
Non è necessario tuttavia necessario l’amore sia romantico per avere effetti benefici sulla salute. L’attaccamento a amici, familiari o alla comunità ha lo stesso impatto positivo. La solitudine, infatti, è un fattore di rischio per molte malattie, aumentando il rischio di ictus, infarti e depressione. L’amore e il supporto sociale sono essenziali per il nostro equilibrio psicofisico, come dimostra la ricerca di Robert Waldinger, che ha studiato per anni l’importanza delle relazioni nelle persone adulte.
L’amore che fa male: il lato oscuro delle emozioni
Anche la perdita di un amore può avere effetti devastanti. La sindrome del cuore spezzato, ad esempio, è una condizione che può essere scatenata da un trauma emotivo estremamente forte , come la morte di una persona cara. Il cuore, in queste situazioni, può subire danni temporanei simili a quelli di un infarto, ma senza avere una qualche traccia di malattia coronarica. Studi scientifici hanno mostrato come l’intensa risposta emotiva al dolore emotivo provochi uno shock fisico capace di indebolire (temporaneamente) il cuore. Una ricerca che ci dice come cervello e cuore siano legati fra loro in modo profondo e complesso.
Il futuro della ricerca sull’amore
Anche se la scienza ha fatto enormi passi avanti nella comprensione dei legami affettivi, l’amore rimane uno dei fenomeni più misteriosi e affascinanti. Gli studi sui moscerini della frutta, ad esempio, stanno aiutando a svelare i meccanismi neurobiologici alla base dell’attrazione e del comportamento sociale, offrendo spunti anche per la ricerca sulle malattie mentali come la depressione e l’ansia. Una cosa è certa, dell’amore possiamo sapere qualcosa di più, ma mai potremo sapere tutto. Per fortuna.
Consigliamo per approfondire i seguenti link:
- Sindrome del cuore spezzato :
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