Prima di scrivere l’articolo scientifico che parla della Grandi Pianure e dell’esperienza di un italiano come il geologo Giovanni Cappellini in quei luoghi, Nebraska è stata una parola che possiamo dire è risuonata per tre. Come film, come album e come libro.
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Nebraska, il film.
“Nebraska” è infatti un (magnifico) film diretto da Alexander Payne che racconta il viaggio di un anziano, Woody Grant, e suo figlio David attraverso lo stato del Nebraska. Woody, convinto di aver vinto un premio della lotteria, insiste per fare il viaggio nonostante lo scetticismo di tutti intorno a lui. Il film è girato in un bianco e nero a dir poco suggestivo, una scelta che accentua la solennità e la desolazione dei paesaggi delle Great Plains. Mentre i due attraversano città e incontrano vecchi amici e parenti, emerge un ritratto crudo e poetico della vita rurale americana e delle relazioni familiari. Le performance poi di Bruce Dern e Will Forte sono straordinarie, offrendo un mix di dramma e umorismo che rende il film profondamente commovente e riflessivo.
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Nebraska, l’album.
“Nebraska” è anche l’album acustico di Bruce Springsteen pubblicato nel 1982. È noto per il suo suono scarno e minimalista, con Springsteen che suona solitario una chitarra acustica e un’armonica. L’album contiene alcune delle canzoni più cupe e narrative del Boss, raccontando storie di persone emarginate, disilluse e alla deriva nella società americana. Brani come “Atlantic City” e “Johnny 99” esplorano temi di disperazione, povertà e violenza. L’album è stato registrato originariamente come demo, ma la sua autenticità e la forza emotiva delle canzoni hanno convinto Springsteen a pubblicarlo così com’era. “Nebraska” è considerato uno dei suoi capolavori, apprezzato per la sua onestà e la sua intensità emotiva.
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Nebraska, il libro.
“Happy Birthday Nebraska” è infine un libro di Andrea Scanzi che celebra il quarantesimo anniversario dell’album “Nebraska” di Bruce Springsteen. Scanzi, offre una riflessione approfondita e appassionata sull’impatto e il significato di questo album iconico. Il libro esplora le circostanze della sua creazione, il contesto storico e sociale in cui è nato, e il modo in cui ha influenzato non solo la carriera di Springsteen ma anche la musica e la cultura americana in generale. Scanzi intreccia aneddoti personali, analisi delle tracce e interviste con musicisti e critici per dipingere un quadro completo dell’importanza duratura di “Nebraska”. “Happy Birthday Nebraska” è un tributo affettuoso e dettagliato a un’opera che continua a risuonare con ascoltatori di tutte le generazioni.
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