Leandro ed Ero: un Amore Immortale

Nella mitologia greca, Leandro ed Ero erano due giovani innamorati, separati fisicamente da un tratto di mare. Leandro, ogni sera, per raggiungere la sua amata Ero, attraversava a nuoto le acque che li separavano, guidato solo dalla luce della lampada che lei teneva accesa per lui. Questa luce, nel buio immenso della notte, era la loro connessione, il segno visibile del loro amore.

Tuttavia, in una notte tempestosa, tutto questo si spezzò. I venti spensero la fiammella che guidava Leandro, lasciandolo senza orientamento nelle acque in burrasca. Senza di essa, Leandro annegò e il suo corpo fu trovato solo al mattino, nudo e solo riverso sulla spiaggia. Ero, alla vista dell’amato senza vita, sopraffatta dal dolore, decise di uccidersi gettandosi in un ultimo disperato volo da una torre.

Il quadro di Rubens

Questa tragica storia d’amore è stata immortalata in modo sublime nel 1604 in un dipinto da Pietro Paolo Rubens, che abbiamo avuto la fortuna di vedere in una mostra a Palazzo Ducale a Genova. Il dipinto ci ha colpito profondamente, in particolare per il colore bianco, cereo, del corpo senza vita di Leandro, e per la delicatezza delle ninfee che lo conducono dolcemente a riva. Le Nereidi, le ninfe del mare, con i loro lunghi capelli adornati di perle e coralli, sembrano accompagnare Leandro nel suo ultimo viaggio con una pietà e delicatezza commoventi.

Dalle Nereidi alle Naiadi

Questo dipinto ci ha fatto riflettere anche sulle altre figure mitologiche, come le Naiadi, le ninfe delle sorgenti, che hanno una storia altrettanto affascinante. La leggenda di Siringa, che si rifugiò in una canna di fiume per sfuggire a Pan. Pan trasformò quella cavità in uno strumento musicale, con cui continuò a suonare quel dolore d’amore disatteso (ne abbiamo scritta nel nostro libro “La Borsa del Medico” – Hoepli, 2022) .

Questo incontro con la tela di Rubens a Palazzo Ducale ci ha ricordato come l’arte e la mitologia siano in grado di trasmettere emozioni e storie profonde e comuni.

Di come  l’arte abbia un potere straordinario di toccare l’anima, di farci riflettere e di farci sentire connessi a qualcosa di più grande. E di come il dipinto di Rubens non solo racconta una storia d’amore tragica, ma evochi anche un senso di delicatezza e di bellezza che continua a emozionarci profondamente.

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