I segreti di Uraniborg

Quando pensiamo a Tycho Brahe, immaginiamo un astronomo danese del XVI secolo, noto per le sue precise osservazioni stellarieffettuate peraltro in un epoca in cui non esisteva il telescopio. Ma pochi sanno che Brahe era anche un alchimista, immerso nel misterioso mondo della “trasformazione della materia”. Questo lato meno conosciuto del famoso astronomo ci porta a esplorare il suo laboratorio segreto a Uraniborg sull’isola di Hven e le sorprendenti scoperte che vi sono state fatte.

Il Laboratorio Alchemico di Uraniborg

Tycho Brahe non si limitava a osservare le stelle. Nel suo castello Uraniborg, situato sull’isola di Hven (oggi svedese) , creò un centro scientifico all’avanguardia, con un osservatorio e un grande laboratorio alchemico. Questo laboratorio, era dotato di ben 16 fornaci e una serie di strumenti avanzati per l’epoca. Qui, Brahe si dedicava a esperimenti alchemici che miravano a svelare i segreti della materia, in un’epoca in cui scienza e alchimia erano strettamente intrecciate.

La Scoperta del Tungsteno: Un Enigma

Recenti scavi archeologici condotti tra il 1988 e il 1992 presso Uraniborg hanno portato alla luce frammenti di vetro e ceramica appartenenti al laboratorio di Brahe. Questi frammenti sono stati analizzati da un team guidato dal professor Kaare Lund Rasmussen dell’Università della Danimarca meridionale, e i risultati sono stati sorprendenti: è stato identificato il tungsteno, un elemento sconosciuto all’epoca di Brahe. Questo ha aperto nuove domande sulle pratiche alchemiche di Brahe e sulle sostanze con cui lavorava. Come è possibile che questo elemento, scoperto solo nel 1781, sia presente nei reperti del laboratorio di Brahe?

Alchimia e Medicina: Le Ricette di Brahe

L’alchimia di Brahe non era solo una ricerca mistica per trasformare i metalli in oro. Era influenzata dalle teorie del medico tedesco Paracelso e si concentrava sulla creazione di medicine per curare malattie come la peste e la lebbra. Una delle sue ricette più complesse, la teriaca di Brahe, conteneva fino a 60 ingredienti, tra cui oro, coralli e zaffiri. L’analisi dei frammenti ha rivelato concentrazioni inaspettate di metalli come nichel, rame, zinco e piombo, suggerendo che Brahe stesse sperimentando con sostanze poco sconosciute per l’epoca.

Il Mondo di Tycho: Tra Scienza e Alchimia

Tycho Brahe vedeva il mondo come un complesso intreccio tra corpi celesti, sostanze terrestri e il corpo umano. Per lui, il Sole era associato all’oro e al cuore, mentre la Luna era collegata all’argento e al cervello. Questo approccio, che oggi potrebbe sembrare arcano, rifletteva il tentativo di Brahe di comprendere e controllare le trasformazioni della materia. Sebbene il suo osservatorio ad Uraniborg sia stato demolito dopo la sua morte, il contributo di Brahe alla scienza è innegabile. Il suo lavoro specue in campo astronomico ha gettato le basi per le leggi del moto planetario sviluppate dal suo assistente, Johannes Kepler, e ha contribuito alla nostra comprensione dell’universo.

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