Riflessioni sulla Scienza

QQuando ho scattato questa foto di Piazza dei Miracoli, a Pisa, era mattina. Piuttosto presto. Ed era bellissima nel suo silenzio. La stessa sensazione l’ho avuta l’altra sera, mentre accompagnavo un amico alla propria macchina. E mi ha portato ad alcune riflessioni. Pensavo che quella incredibile piazza è stata progettata e costruita prima ancora che usassimo la parola “scienza” o “metodo scientifico”. Almeno inteso come lo intendiamo oggi.

Riflessioni sulla Scienza

Poi mi sono imbattuto in un testo di Giulio Giorello intitolato “Scolpire l’aria”. Lo trovai cercando maggiori informazioni su quella cava dei poeti, che sopra a Carrara giaceva ormai abbandonata. Il titolo si riferisce a un immagine del matematico Alfred North Whitehead presente nel saggio Symbolism (1928). Che ci dice come “le bandiere quelle dei grandi Imperi, degli Stati , dei movimenti […] mosse dal vento scolpiscano l’aria” Ecco allo stesso modo fanno le astrazioni.

Le astrazioni di Galileo Galileo, di Isaac Newton, di Locke danno una forma all’invisibile. Ad una comprensione del mondo. Tutt’altro che esaustiva, anzi nei secoli abbiamo scoperto essere molto approssimativa. E ci ricorda – al contempo – come esse al pari delle entità naturali non possano essere mai dominate. Od usate. Perchè alla fine le nostre leggi sono approssimazioni Ecco, mi sono detto, che grande lezione! Che grandi riflessioni sulla scienza! Che grande lezioni di libertà e umiltà.

Più in generale, le nostre sculture, quelle che a noi paiono eterne, le nostre categorie intellettuali, che ci sembrano così definitive, le stesse teorie scientifiche, che consideriamo vere per sempre, si rivelano al più ‘approssimazioni a una realtà la cui ‘abbondanza’ continua a sovrastarci.¹

1. Scolpire l’aria – Giulio Giorello – ”Marco Nereo Rotelli – Scolpire la Parola – La Cava dei Poeti” [↩]